I Cammini, cultura e religione a confronto

Padre Ermes Ronchi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria e volto noto della trasmissione ‘A Sua Immagine’, sarà uno dei protagonisti del primo appuntamento de I Cammini con una riflessione su “La bellezza nutrimento dell’anima”.

Ronchi è una delle personalità di grande spessore nel panorama religioso-culturale, vanta studi ed esperienze qualificate che hanno contribuito alla sua formazione. Nato nel 1947 a Racchiuso di Attimis in Friuli (UD), ha ultimato gli studi filosofici e teologici a Roma presso la Pontificia facoltà teologica Marianum. Successivamente a Parigi, all’Institut Catholique e alla Sorbona, si è specializzato in scienze religiose e antropologiche approfondendo una ricerca sul monachesimo primitivo. Attualmente è docente al Marianum ed è autore di vari libri tra cui “Le nude domande del Vangelo”, una raccolta di meditazioni proposte a Papa Francesco e alla Curia romana.

Una linea di continuità tra religione e cultura

Il progetto I Cammini – coprodotto da Terre di Luce Aps e Fondazione Matera-Basilicata2019 – vuole individuare una linea di continuità tra religione e cultura che convoglia in un connubio inscindibile. La riflessione di Padre Ermes rappresenta un primo passo verso il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo, Dio sinonimo di bellezza e amore conduce alle varie forme di attrazione culturale: “Il luogo di massima concentrazione della bellezza – osserva il frate – è la chiesa, la liturgia, dove si riuniscono l’architettura, la pittura, i fiori, la musica, i testi. La vicinanza di Dio crea bellezza, una fessura aperta sull’infinito; è necessario ricordare che lo stesso Dio ha indicato la bellezza come primo criterio interpretativo della realtà per sette volte nel primo capitolo della Genesi. Dio è bellezza, anche San Francesco lo ripete per ben due volte all’interno della sua preghiera estatica”.

Un luogo di bellezza e cultura

E’ possibile rintracciare la bellezza, nutrimento dell’anima, nella città dei Sassi che si appresta a vivere il 2019 da Capitale Europea della Cultura: “Matera è diventata un luogo di bellezza e cultura – sottolinea Ronchi – dopo aver attraversato momenti difficili di povertà, emarginazione e sofferenza. Ciò può essere considerata come la trasfigurazione della realtà: da emergenza di povertà a grande fascino culturale”. La cultura aiuta ad avvicinarsi a Dio, come sostiene il frate: “L’insieme delle diverse forme artistiche, presenti a Matera, confina con il sacro che necessita dello stupore. Dio non è un ordine fisso e si riaccende nell’anima grazie allo stupore che suscitano le diverse attrazioni culturali”.

Dio viene come luce e accende orizzonti e sentieri

Infine, l’invito appassionato di Padre Ermes Ronchi è quello di avvicinarsi a Dio attraverso la trasfigurazione: “In noi uomini esiste la capacità di ricevere l’infinito per poi trasmettere luce. Questa è la trasfigurazione dell’uomo che non basta a se stesso: Dio viene come luce e accende orizzonti e sentieri”.