Chi è San Giuseppe?

“Giuseppe il Misericordioso” sarà uno spettacolo che riporta all’attualità di ogni persona, impegnata nelle sue fatiche quotidiane con l’animo proteso verso Dio. La figura di San Giuseppe – rappresentata dal regista e attore Pietro Sarubbi – è costituita da tanti aspetti da analizzare: emoziona e, al contempo, trasmette insegnamenti sulla vita pratica e spirituale degli uomini come “obbedienza, onestà, mitezza e docilità”.

Sarubbi delinea i tratti del profilo di San Giuseppe in modo specifico, prendendo in prestito le parole di Josè Maria Escrivà, fondatore dell’Opus Dei: “Maestro di vita interiore, lavoratore impegnato nel dovere quotidiano, servitore fedele di Dio in continuo rapporto con Gesù: questo è Giuseppe. Da Giuseppe il cristiano impara che cosa significa essere di Dio ed essere pienamente inserito tra gli uomini, santificando il mondo. Frequentate Giuseppe e incontrerete Gesù. Frequentate Giuseppe e incontrerete Maria, che riempì sempre di pace la bottega di Nazaret”.

San Giuseppe e la Sacra Famiglia

La figura di Giuseppe è presente e gioca un ruolo fondamentale all’interno della Sacra Famiglia. L’affetto, l’amore, la comprensione che le famiglie hanno il compito di infondere continuamente, sono valori marcatamente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia: “Questo Natale porterà con sé – asserisce l’attore – il messaggio di fare memoria della sacralità del matrimonio, della sacralità della Sacra Famiglia. Un uomo e una donna sono consacrati alla custodia del Redentore, insieme alla sacralità delle tradizioni e del lavoro”.

Simbolicamente Matera, Capitale europea della cultura per il 2019, può essere raffigurata come rifugio della Sacra Famiglia. Infatti la città dei Sassi, osserva l’artista Sarubbi, è “sede del germoglio cristiano con le sue chiese rupestri, soprattutto lo è stata nel 2003 ospitando le riprese del film The Passion che hanno segnato una sorta di risveglio del mondo cristiano”. Una città, conclude il regista dello spettacolo, “Capitale culturale di una Regione bellissima, rovinata da mille errori” ma che “grida a gran voce la sua voglia di riscatto, quello di un grande popolo”.