Una fotografia sulla realtà delle migrazioni

La speranza di un nuovo mondo pone le basi su un’analisi approfondita dell’attualità, dei relativi problemi e minacce globali che la attraversano. I conflitti e la conseguente scarsa integrazione di persone che scappano da guerre, violazione di diritti umani e povertà assoluta, sono ancora nodi fondamentali da sciogliere al fine di proporre soluzioni complesse che garantiscano disarmo e modalità efficaci di integrazione.

Le tre mostre – “Speranze di pace e disarmo”, “Corpi migranti” e “Pace e guerra spiegate ai bambini” – allestite nel Museo diocesano di Venosa, fotografano la realtà drammatica e provano a trasmettere degli spunti di riflessione.

“Speranze di pace e disarmo”

La mostra “Speranze di pace e disarmo” è una recente documentazione, aggiornata al 2014, suddivisa in tre parti. La prima, a cura del Museo Africano con la collaborazione di Giorgio Beretta, è costituita da 11 pannelli con i quali si sviscerano i diversi motivi per cui esisto i conflitti e si richiamano gli importanti costi economici impiegati dagli stati e dall’Italia, nella sicurezza e per la pace, nella difesa della democrazia e del territorio. Lo sguardo di queste illustrazioni si rivolge anche a quanto si potrebbe fare con investimenti nell’istruzione, nella tutela dell’ambiente, nella promozione dei diritti, nella cooperazione. Invece la seconda parte, dei Missionari Saveriani, si concentra sulle storie di persone che tramite il perdono sono riuscite a sanare le divisioni con la prospettiva di un futuro di pace. L’ultima parte, curata da Francesco Pugliese, documenta l’importanza del processo d’integrazione europeo il cui pilastro centrale è rappresentato dal valore della pace.

“Corpi migranti”

“Corpi migranti” racconta situazioni, volti di uomini, donne, bambini che cercano un futuro in Italia lontano da guerre, persecuzioni e povertà. La mostra è articolata in quattro sezioni: ‘(bi)sogni’, le cause che inducono a lasciare la propria terra e ricominciare a vivere in un altro paese; ‘respinti’, il rischio di diventare clandestini e le testimonianze di molti immigrati integrati; ‘assimilazione delle seconde generazioni’, l’integrazione dei figli degli immigrati nati in Italia. Il percorso espositivo è parte del progetto della Fondazione Nigrizia Onlus ed è realizzato grazie al contributo della Fondazione Cariverona. Gli autori delle fotografie sono di Enrico Dagnino, Alan Maglio, Giuliano Matteucci, Medhin Paolos.

“Pace e guerra spiegate ai bambini”

In “Pace e guerra spiegate ai bambini” sono presenti illustrazioni e spunti di accompagnamento alla Carta di Science for Peace: documento creato da un team internazionale di specialisti di differenti discipline, che ha inteso mostrare con chiarezza e lungimiranza quanto fossero deboli le teorie circa la presunta “necessità biologica” ed evolutiva dell’aggressività e della guerra come attitudini umane profonde. La Carta, riformulata da Fondazione Umberto Veronesi, grazie alle illustrazioni e ai disegni, risulta strumento importante per iniziare a promuovere una cultura di pace tra i più piccoli.