L’organo nella Venezia del Cinquecento

Con “L’organo nella Venezia del Cinquecento” il 24 febbraio alle 19 a Miglionico nella chiesa di Santa Maria Maggiore, proseguendo il progetto “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, il prof. Francesco Cera si è esibito all’organo costruito da Giuseppe Rubino nel 1749 con canne di un precedente strumento del XVI secolo. Le esecuzioni musicali sono state a cura della Fondazione Orchestra Lucana presieduta da Franco Lisanti e con la direzione artistica del Maestro Vincenzo Perrone.

“I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata” è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

“L’organo nella Venezia del Cinquecento” rientra nel Cammino degli organi a canne realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell’esperto prof. Cera.

Il programma

Andrea Gabrieli, 1533 – 1585
– Toccata del quinto tono
– Ricercare arioso secondo
– Canzone francese Petit Jaquet

Bartolomeo Tromboncino, 1470 ca. – 1535 ca.
– Vergine bella che del sol vestita intavolata da Andrea Antico, 1517

Marco Antonio Cavazzoni, 1485 ca. – 1560 ca.
– Salve virgo (1532)
– Madame vous avez mon coeur

Giulio Segni, 1498 – 1561
– Ricercare III (da Musica Nova, Venezia 1540)
– Ricercare XI

Francesco Cera, bolognese, perfezionatosi sotto la guida di Luigi Ferdinando Tagliavini e di Gustav Leonhardt, è oggi affermato tra i più apprezzati interpreti della musica antica. Dopo aver fatto parte dell’ensemble Il Giardino Armonico, ha fondato nel 1996 l’Ensemble Arte Musica col quale si dedica al repertorio vocale italiano.

Si è esibito come solista su organi storici e al clavicembalo in prestigiose rassegne in Europa, Scandinavia e Stati Uniti. Come solista al clavicembalo e su organi storici, ha al suo attivo numerose incisioni discografiche che spaziano da autori del cinque-seicento italiano. Di recente uscita la sua incisione di musiche di Francisco Correa de Arauxo, registrate per l’etichetta Brilliant Classics sull’organo rinascimentale di Garrovillas de Alconètar, in Estremadura (Spagna).
Si è particolarmente impegnato nella diffusione della musica organistica italiana ed è attivo nella tutela degli organi storici. Ha collaborato per circa 15 anni con I Barocchisti e il Coro della Radio Svizzera diretti da Diego Fasolis in numerose produzioni discografiche. Dal 2015 è titolare della cattedra di clavicembalo e tastiere storiche al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera.

Claudio Merulo, 1533 – 1604
– Canzone francese Petit Jacquet
– Toccata del duodecimo tono

Anonimo, sec. XVI
– Tre Gagliarde (1555)

Bernardo Storace, sec. XVII
– Aria sopra la Spagnoletta (Venezia 1664)