L’Africa, continente ricco di cultura e umanità

L’Africa è un continente intrigante da conoscere per l’arte e le diverse tradizioni. Eppure questi aspetti continuano ad essere trascurati per una rilevante emergenza: nel XXI secolo gli Stati africani si collocano in una posizione di esclusione e di emarginazione, sfavoriti da un contesto geoeconomico mondiale improntato sulla dipendenza. Aree ricche di materie prime agricole, minerarie e di fonti energetiche non riescono a slegarsi dai mercati dei Paesi consumatori del Nord del mondo.

Nonostante questo disequilibrio, l’Africa non rinuncia alle sue produzioni artistiche di notevole valore. Le mostre esposte nel Museo Diocesano di Melfi – “Arte dell’Africa Nera”, “Sabbie”, “Volti e sguardi: i Guji del Sud Etiopia” – dimostrano quanto questo continente esprima considerevole ricchezza in termini di cultura e umanità.

“Arte dell’Africa Nera”

La mostra “Arte dell’Africa Nera” – costituita da 30 oggetti e 14 pannelli fotografici con testo esplicativo – è nata dall’esigenza di esporre oggetti d’uso quotidiano, che divengono sede di un complesso e ricco sistema di simboli e valenze. Statue, maschere, gioielli, ma anche ciotole, bicchieri, cucchiai e le cose della vita d’ogni giorno, si caricano attraverso il colore, la forma o l’intaglio di significati educativi, religiosi, magiche, e ludici. Di rado un oggetto africano viene creato solo per essere guardato: la sua bellezza è proporzionale al ruolo che svolge nella vita dell’uomo. L’esposizione racconta la ricchezza artistica dell’Africa descritta nelle principali aree del continente con le radici più antiche dell’arte africana.

“Sabbie”

Invece la mostra “Sabbie” – attraverso 30 foto in carta fotografica applicata su forex – illustra il deserto, tempo e spazio utile per ritrovare la dimensione più profonda di se stessi, del silenzio, e riflettere sulla vita. Dunque, le foto rappresentano un pretesto per viaggiare, ed esplorare, non tanto il mondo, ma noi stessi in relazione all’infinito.

“Volti e sguardi: i Guji del Sud Etiopia”

Ultima tappa, “Volti e sguardi: i Guji del Sud Etiopia” in 47 foto e 8 pannelli illustrativi. La mostra mette a fuoco la vita del popolo Guji, uno dei maggiori gruppi etnici del sud Etiopia. “Sguardi, espressioni del volto e gesti fissati dalle foto mi aiutano a dare spessore e profondità alle relazioni di amicizia e alla condivisione di vita che già caratterizzano il nostro incontro quotidiano”. Queste sono le parole dell’autore della mostra, il missionario comboniano Pedro Pablo Hernandez Leobardo, che ben esprimono le relazioni umane del popolo Guji.